Il 23 aprile sono partito per il Perù. Ho affrontato questo viaggio con una felicità e serenità che non avevo mai sentito in altri viaggi. Con la consapevolezza di non capire neanche una frase di spagnolo sono arrivato a Cuzco dove Marisa mi aspettava. Il giorno seguente siamo partiti per Quillabamba. E qui è iniziata la mia bella esperienza.
Ho iniziato con la Guarderia dove già al mattino presto arrivavano piccoli bambini accompagnati dalla mamma o dal papà e con l’aiuto di Esperanza e Gladys cercavamo di intrattenerli con il gioco. Subito sono rimasto colpito da i loro occhi che ti guardavano stupiti e mi facevano riflettere su come sono stati fortunati i nostri figli. Mai dimenticherò Garet che mi chiamava papà, Sebastian, Yacomo, Nicolas, il piccolo Josè di circa 14 mesi, la dolce Sami.
Dopo una settimana ho iniziato a lavorare in clinica dove ho conosciuto la signora Jenny, donna straordinaria, paziente e molto gentile. Ho lavorato con le fisioterapiste Nohemy, Yasmina, Sara, Analia che con il loro lavoro mettono in atto quello che la Divina Provvidenza si prefigge: mettere sullo stesso piano persone abbienti e persone meno abbienti.
Non dimenticherò mai i pazienti: Gustavo, Linda, Jimmy. Nohemy pronta a correggermi ed aiutarmi se ero in difficoltà. La clinica è anche un ambiente sereno, musicale, sempre c’è buona musica, grazie a Jimmy, dove i pazienti, alcuni dei quali vengonno dalle montagne, trovano sempre qualcuno disposto ad ascoltarli ed aiutarli, sempre con il sorriso.
Nei pomeriggi ho iniziato a frequentare l’escuela di Macamango. Anche qui sono rimasto colpito dagli occhi di questi ragazzi e ragazze che mi osservavano e mi coinvolgevano nei loro discorsi cha a mala pena comprendevo. Ognuno di loro ha una storia alle spalle mi dicevano Marisa, Jenny e la directoria Deyniset , ma grazie a questa scuola riescono ad inserirsi e a sorridere sempre. Sono rimasto colpito da come gli insegnati (ed in particolare il prof. Paul) interagiscono con gli studenti.
Questa è molto di più di una scuola . Qui si imparano, regole e lezioni di vita importanti per il futuro di tutti questi studenti.
Non dimenticherò mai il loro saluto finale.
Ed ora vorrei ringraziare prima fra tutti MARISA che è stata per me una seconda mamma. Mi ha aiutato moltissimo non solo per lo spagnolo ma anche per comprendere meglio questo Paese straordinario nella sua semplicità.
Mi sono chiesto sovente come ha potuto fare un’ opera del genere. Grazie anche a tutti i sostenitori della Divina Provvidenza, alla Guarderia , alla Clinica e all’Escuela con tutti i dipendenti
“Un fuerte abrazo a todos” Lorenzo.