Un viaggio unico. Peru’ 2019.

Volevo ritornare in Peru’ a trovare mamma quando i miei figli Martina ed Alessandro fossero grandi abbastanza per capire la realtà in cui vivono i ragazzi che avrebbero incontrato e della gente in genere. Avrebbero visto il Peru’ da una prospettiva unica insieme a Marisa, oltre alle visite d’obbligo a Machu Picchu e a Cusco, siti ormai invasi dai turisti di tutto il mondo.

Con mia moglie Roberta ho voluto aggiungere una visita nuova anche per noi alla riserva del Manu, all’inizio della Amazzonia. In questi quattro giorni ci ha raggiunto Marisa così abbiamo potuto vedere insieme questa area fantastica immersa nella natura.

La bellezza della giungla toglie il fiato, difficile da raccontare.

Partiamo per Quillabamba e con piacere percorriamo la nuova strada asfaltata finita appena due anni fa che la collega a Cusco. Il passo a 4.200 metri con la vista sul ghiacciaio a 5.700 della Veronica è di rara bellezza.

I giorni alla scuola e nelle strutture dell’ Associazione sono intensi. Tutti ci accolgono con gioia e sono sopraffatto dall’entusiasmo dei bambini. Ci mostrano i loro lavori di pittura, di cucito, le tante attività che svolgono durante il giorno guidati da insegnanti competenti che ci mettono tanta passione. Da sempre mi piace giocare con i bambini ! Alla festa che hanno organizzato per noi l’ultimo giorno alcuni di loro esprimono i loro desideri : una ragazza vuole diventare infermiera, un altro ingegnere. Il giorno prima ci hanno accolto in casa loro.

Conoscere il loro sogno e aver visto la realtà dove vivono mi ricorda quanto sia importante il supporto della Associazione per ognuno di loro. In confronto le mie sfide di tutti i giorni mi sembrano ben poca cosa !

Le strutture sono pulite ed accoglienti, in netto contrasto con le case e le strade del quartiere.

L’amore fa il resto. Lorenzo si reca ogni mattina in clinica e come altri volontari in questi anni lo fa con umiltà e spirito di servizio. Jenny è esperta e sa gestire al meglio in loco i bisogni dell’ Associazione.

Mi auguro che un numero continuo di volontari e sostenitori possa visitare queste realtà in Peru’ e partecipare alle attività semplicemente con i talenti che si possiede. Sono sicuro che ognuno potrà ritornare a casa arricchito e pronto a riprendere la vita di tutti i giorni con un entusiasmo diverso.

Dino

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